BENI ARCHITETTONICI

La Torre Baronale (Piazza del Popolo  via Brindisi)

Nel centro abitato si ammira la Torre Baronale, la più antica testimonianza monumentale oggi esistente nel paese. Intorno ad essa si sono sviluppate nel corso degli anni sostanzialmente due ipotesi: alcune tesi indicano la sua nascita già nel periodo normanno quando, nell'XI secolo, in segno della loro dominazione, edificarono un Castello Baronale (inteso come una costruzione intorno ad una torre), come necessità di avere un alto edificio con funzioni di avvistamento e di difesa dalle sempre temute invasioni saracene, al pari di altre simili strutture vicine alla costa. Poi, nel 1380, divenuto proprietà del Vescovo (Barone era appunto il titolo del Vescovo); altre tesi, invece, fanno risalire la costruzione della Torre direttamente al 1380 dal Vescovo feudatario. [...] La Torre è a base quadrata, con merlature e caditoie, si sviluppa su due piani e presenta pregevoli ed elaborate volte a padiglione e a crociera. [...]

Chiesa di San Pietro Apostolo (Piazza San Pietro - via Mesagne)

[...] La Chiesa di San Pietro fu abitata dai Monaci Basiliani, seguaci di S. Basilio il Grande (330-379 d. C.). [...] La Soprintendenza alle Antichità e Belle Arti, nel 1982, volle vincolare la Chiesa dedicata all'Apostolo San Pietro alla Legge 1089, articolo 4, come monumento che "riveste importante interesse storico-artistico, [...] notevole esempio di architettura seicentesca, [...] riedificata su un precedente edificio medievale". Da un documento del 1133, che notifica la volontà del Conte di Lecce, Accardo, di donare al Vescovo pro-tempore di Lecce la Chiesa del Beato Pietro Apostolo, si deduce che la Chiesa risale intorno all'anno mille, quando i Padri Basilei, d'accordo con i Valesiani e i Mandriani, costruirono nella borgata di Venocio una piccola chiesetta dedicata all'Apostolo Pietro perché, secondo la leggenda narrata dai mandriani, il Santo avrebbe pernottato d'inverno nel paese. Tracce della precedente costruzione di semplice impianto quadrangolare con volta a vela, si colgono nell'antico locale oggi adibito a sagrestia. Annesso alla chiesa esisteva un luogo che per secoli era detto "oratorio dei pellegrini": insieme di stanzette, o capanne, adibite per ospitare quei pellegrini che venivano da paesi lontani per devozione a San Pietro o per chi, morso dalla taranta, veniva a bere l'acqua prodigiosa dal pozzo adiacente alla chiesa. Infatti, sull'uscio della chiesetta antica, sulla sua fiancata destra esterna, esisteva un pozzo d'acqua sorgiva che aveva una dolcezza fine e fresca. Anticamente, coloro che venivano morsi dai ragni velenosi, i tarantati, il giorno della festa di San Pietro e Paolo Apostoli (29 giugno), si recavano dai paesi limitrofi per saziarsi di questa acqua che, secondo tutti, era miracolosa. Il pozzo, purtroppo, è stato chiuso nel 1929. (vedi La Notte della Taranta di San Pietro Vernotico) Situata presso uno dei muri laterali della chiesetta, inoltre, esisteva la "ruota degli espositi": una specie di cilindro, in pietra o in legno, che girava su un asse verticale, posto per metà dentro la chiesa e per metà fuori. Come nei conventi di clausura, essa permetteva di "comunicare" con l'esterno, di far passare oggetti dall'esterno all'interno e viceversa senza essere visti. Su di essa, però, venivano abbandonati anche i bambini non voluti. La piccola chiesetta medievale fu, in un certo senso, inglobata dalla attuale Chiesa seicentesca che noi oggi ammiriamo. Una grande opera di Monsignore Scipione Spina. [...] Intorno all'edificio originale della chiesa di San Pietro, dunque, fu costruito quello barocco, solo il lato destro della chiesetta, dove vi era la pietra degli esposti e la fonte sorgiva, è rimasto tutt'oggi perimetrale all'attuale chiesa che però, sempre considerando di trovarsi oggi di fronte all'attuale chiesa seicentesca, corrisponde al suo lato sinistro, via Gianturco. Sui muri dell'unica navata sono poste alcune tele di pregevole fattura e stucchi barocchi di notevole interesse storico e artistico che rappresentano alcuni episodi della vita di San Pietro Apostolo. Una notizia, desunta da una Visita Pastorale del 1851 del Vescovo di Lecce Monsignore Nicola Caputo, dice che presso la chiesa Madre sia custodita gelosamente una reliquia delle ossa di San Pietro. [...]

 

Le case a cannizzu (via San Pietro)

Presenti ancora nel paese, le case a cannizzu sono la testimonianza dell'architettura spontanea. I muri erano realizzati con pietre naturali poste a secco, sigillate con argilla, e tinteggiate di bianca calce. Hanno uno stile molto semplice nelle linee e nelle forme. Il tetto di queste costruzioni poggiava su una grossa trave in legno che costituiva l'impalcatura e la volta dell'abitazione. Sull'impalcatura si ponevano le canne raccolte presso le paludi della zona tagliate in senso longitudinale, queste venivano poste l'una accanto all'altra e legate con delle corde così da formare i caratteristici "cannizzi". Su questi ultimi veniva steso un impasto preparato con terra rossa, calce e paglia. [...]

Piazza del Popolo

Il paese di San Pietro Vernotico si estende tutto attorno alla Piazza del Popolo. La piazza, in realtà, è la seconda ad essere più antica, immediatamente dopo Piazza San Pietro. Si è già visto, infatti, che la popolazione originariamente si era stabilita intorno alla chiesa dedicata al Santo Patrono. Solo in un secondo momento, quando il "Castello" e i molini baronali divennero proprietà della Mensa Vescovile di Lecce, i paesani hanno iniziato a stabilirsi intorno alla nuova chiesa dedicata all'Assunta. Sul terreno circostante al feudo vescovile, nel 1838 si dette avvio alla costruzione della casa comunale, l'attuale edificio che noi oggi ammiriamo. È stata la sede del primo Municipio di San Pietro Vernotico, oggi ubicato in Piazza G. Falcone, ed ha accolto anche gli uffici sanitari sino agli anni '90. Sulla facciata spiccano quattro lastroni di marmo grigio a perenne ricordo dei concittadini che nelle due grandi guerre offrirono eroicamente la vita per la Patria. [...]

Chiesa Madre (Piazza del Popolo - Parrocchia)

La Chiesa è dedicata a Santa Maria Assunta, occupa la zona centrale del paese, la sua costruzione originaria risale ai primi decenni del XV secolo. [...] Si può affermare con certezza che la Chiesa Matrice sia stata costruita alcuni decenni dopo l'erezione o il possesso della Torre da parte del Vescovo, nel 1400. Nel '600 venne ingrandita con la navata centrale e 11 altari e nell'800, una volta vietata la sepoltura dei fedeli intorno alle chiese, vennero costruite le due navate laterali. Sulla facciata seicentesca della navata centrale, si può ammirare un ricco rosone in pietra leccese scolpito in rilievo e completato da una vetrata con l'immagine dell'Assunzione. Sul timpano centrale spicca un medaglione in pietra leccese rappresentante il gallo, le chiavi del Paradiso e dell'Inferno, simboli religiosi legati alla figura del Santo Patrono. Anticamente il terreno intorno alla Chiesa, come quello della Chiesa di San Pietro Apostolo e come quello della maggior parte delle chiese di un tempo, veniva usato come luogo di sepoltura. Ai lati della Chiesa originale, con una sola navata, si trovavano quindi varie sepolture di fedeli [...] Sotto il presbiterio, ancora oggi ci sono dei sotterranei nei quali si possono scorgere antiche cripte e tombe riservate al clero. Tale scoperta risale al 1973. Napoleone, poi, vietò le sepolture vicino ed intorno le chiese, sancendo che i cimiteri dovevano risiedere distanti un chilometro dai centri abitati. Nel 1907 la chiesa necessitava di una restaurazione a causa di cedimenti interni e venne ulteriormente ampliata. Un intervento molto importante, tanto da datarlo con un bassorilievo. Nel 2006 una violenta tromba d'aria fece crollare parte della facciata esterna, causando il crollo parziale del soffitto vicino alla porta principale. Dopo le diverse ricostruzioni, oggi la Chiesa Madre ha l'Altare Maggiore, secondo le Norme Liturgiche del Concilio Vaticano II, e resta ancora lo sfondo del vecchio altare sormontato da un bassorilievo, pala in stucco, che raffigura la Madonna Assunta sorretta da serafini fatta nel 1928 dallo scalpellino di Ragusa Antonio. L'alto rilievo marmoreo (presbitero), un tempo era posizionato più avanti, poi spostato indietro per ingrandire l'altare. Dietro di esso c'è l'unico accesso che porta alle catacombe sotto la Chiesa, riservate alla sepoltura del clero. Sopra l'arcata esterna dell'altare c'è in rilievo lo stemma di San Pietro con le chiavi, il gallo, la tiara, la quercia e la Torre. Sempre nel rilievo, sotto lo stemma, la data di un restauro della Chiesa: 1907. (vedi Lo stemma di San Pietro Vernotico) [...] Con la costruzione delle navate laterali, la Chiesa fu ulteriormente allargata spostando gli altari. Inizialmente, lo stile degli altari di una navata era uguale a quello degli altari della navata di fronte, in una sorta di equilibrio artistico visivo. Poi, però, con le diverse ristrutturazioni e restauri si cadde nell'errore d'intervenire troppo oltre, compromettendo quell'armonia così sapientemente ragionata. La Chiesa Madre può essere definita un vero tempio artistico del Salento, in essa infatti vi sono statue e quadri, sia antichi che moderni, di grandi autori salentini famosi nell'arte della carta pesta e nell'arte della pittura, basti pensare al Manzo, al Maccagnani, a Guacci, a Coppola, a Malecore e a tanti altri. Tutta la chiesa è dipinta in stile veneziano: uno splendido effetto marmoreo perfettamente realistico. [...]

Piazza Regina Margherita

[...] Il 30 marzo 1911 l'Amministrazione Comunale deliberò la costruzione del Mercato coperto con tavoli in cemento. Un mercato che inizialmente, e per lungo tempo, sarà utilizzato solo la domenica per la vendita di pochissimi generi alimentari, poi aperto ogni giorno alla compravendita di pesce fresco, frutta e verdura. Oggi, dopo diverse ristrutturazioni e ammodernamenti, è un centro commerciale che accoglie anche uffici provinciali.

Cappella della Madonna del Monte Carmelo (o del Carmine) (via Carrozzo)

Una cappella dedicata alla Madonna del Carmine la si può far risalire al 1600, ma forse anche prima considerando che in un verbale del 1648 Monsignore Pappacoda, in una sua Visita Pastorale, la trova in pessime condizioni tanto da decretare che: "[...] fosse abbattuta [...] qualora non fosse ricostruita al più presto". Di fatto, non si sa con certezza l'ubicazione della cappella in questione considerando che nel verbale non fa riferimento alcuno, ciononostante la ricostruzione venne evidentemente eseguita visto che, sempre in una Visita Pastorale del 1762, Monsignore Sozy Carafa la trova: "[...] decentemente rifatta". A questa data, quindi, possiamo fare risalire l'attuale cappella. [...]

Monumento a Enrico Toti

[...] Fortemente voluto dall'Associazione Nazionale dei Bersaglieri Italiani di San Pietro Vernotico, è stato inaugurato nel luglio 2008 in ricordo perenne di questo eroe di guerra. Al bersagliere romano, privo tra l'altro dell'arto inferiore sinistro, il 27 agosto del 1916, fu concessa a sua memoria la Medaglia d'Oro al Valor Militare. [...]

Piazza IV Novembre

Per secoli denominata Piazza delle Erbe, oppure, considerando che per anni è stata luogo di scambio e di compra vendita di merci, conosciuta anche come Piazza Mercato. Nel 1932 diventa Piazza IV Novembre.

Chiesa di San Giuseppe (via Lecce)

Si trova per la prima volta elencata tra le Cappelle di San Pietro Vernotico nel verbale di visita di Monsignore Michele Pignatelli del 1688. Vi si affermava che detta Cappella fu eretta con le elemosine dei fedeli e specialmente per interessamento e l'opera di Don Giovanni Pennetta. Pare sia stato il risultato concreto del lavoro assiduo dei Padri della Compagnia di Gesù (Gesuiti), da tempo ormai dediti a predicare alla popolazione sampietrana. [...] Nella Chiesa è dedicato un altare alla "Madonna della Fontana" (olio su tela di Cosimo Miccoli, 1843). [...] Interessanti sono i riferimenti concernenti il culto in Francavilla Fontana per la Madonna della Fontana che risalgono al principe di Taranto Filippo d'Angiò, fratello del re di Napoli (1309 - 1343), e che spiegano la nascita e l'origine di tanti Casali in Puglia. [...]

La Banca Rurale (via Stazione)

Esempio tipico dell'architettura fascista, edificata alla fine degli anni '20, è l'ex banca rurale. Le sue linee richiamano l'arte romana del tardo impero. Opera dello scultore sampietrano, Antonino Lariccia, sono i due bassorilievi in pietra leccese scolpiti sulla facciata principale. [...]

Villa Valletta (via Stazione)

Si trova nel centro storico di San Pietro Vernotico, in Via Stazione. Fu fatta costruire da Antonio Valletta, ricco commerciante di vini, che viaggiando restò colpito dalla bellezza di una villa sul lago di Como tanto da interpellare lo stesso architetto, Barbieri, e lo stesso capomastro per la sua realizzazione. La costruzione è datata intorno al 1910 e ricalca lo stile moresco della villa comasca. [...]

Municipio di San Pietro Vernotico

Il palazzo, finito di costruire nel 1972, è divenuto la nuova sede del Comune di San Pietro Vernotico. [...] Nel 1995 è stata inaugurata la Piazza Giovanni Falcone.

Sede dei Vigili Urbani (ex Stazione)

Nel 1864 la Società Ferrovie di Firenze costruiva il Tronco Ferroviario Brindisi-Lecce. Lungo il percorso, quindi, San Pietro Vernotico ebbe la sua Stazione intermedia. [...] Nel 2008, dunque, la sede della Stazione di San Pietro Vernotico è divenuta l'attuale sede dei Vigili Urbani.

Calvario

[...] Originariamente, sul finire degli anni '40, si poteva ammirare sul sagrato una statua che raffigura Cristo martoriato legato ad una colonna. Oggi, al suo posto, c'è Cristo in croce con la Vergine Addolorata, mentre l'antica statua è posta all'ingresso del cimitero. L'area cimiteriale di San Pietro Vernotico riceve una sua definitiva sistemazione intorno agli anni 1860-70.

Cappella della Madonna di Sanarica (via Torino)

Il culto verso la Madonna di Sanarica, Madonna delle Grazie, nasce da un fatto intrinseco alla natura religiosa dell'uomo del Salento. Nel IX secolo d. C. si riscontrano numerose vestigia e documenti di un culto verso la Madonna, Madre di Grazie, in una contrada di campagna dove in seguito sarebbe sorto il piccolo centro urbano di Sanarica (comune di Lecce). In questa contrada, da una disadorna cappella campestre, un'immagine prodigiosa della Madre di Dio distribuiva fiducia, speranze e grazie a tutti gli afflitti che si recavano e si rivolgevano a Lei. Si narra che nel XIV secolo, una grossa imbarcazione di tarantini fu sorpresa da un mare tempestoso e da un violento nubifragio al largo di porto Badisco. Durante l'accaduto, tra paura e sgomento, i disperati si rivolsero al cielo supplichevoli e speranzosi, fu così che apparve la Vergine per dar loro conforto e coraggio, e li tranquillizzò sino a riva. Prima di svanire chiese agli stessi: "Venite a trovarmi a Sanarica". I naufraghi non conoscevano il luogo, ma prima di rientrare ognuno nelle rispettive case, si recarono a Sanarica per ringraziare la Vergine promettendo alla Madre delle Grazie di ritornare ogni anno a trovarLa in compagnia anche delle rispettive famiglie. Nel tempo i pellegrinaggi dei tarantini, divenuti più frequenti e coinvolgendo sempre più fedeli, portarono nel XVI secolo alla nascita di una vera e propria colonia tarantina a Sanarica. Anche i devoti di San Pietro Vernotico hanno dedicato una cappella alla Madonna di Sanarica. Secondo una tradizione popolare, infatti, anche se è più corretto intenderla come un passo della storia di San Pietro Vernotico considerando che è una tradizione documentata da anni nei ricordi dei sampietrani, una famiglia originaria di Sanarica recava con sè la statua della Madonna delle Grazie finché non sentirono il bisogno di fermarsi: come se fosse stata la Madonna stessa ad indicar loro il luogo dove riposare. Da allora, una serie di eventi e vicissitudini hanno fatto in modo che la Madonna di Sanarica restasse nel paese, tanto che, intorno agli anni '40, una famiglia molto devota (Spedicati) ha donato un'area al centro del paese, dove è sorta la chiesetta, per collocare ed accogliere la statua della Madonna delle Grazie risalente ai primi anni del 900. Da anni ormai a San Pietro Vernotico, la Madonna di Sanarica è festeggiata la seconda domenica di ottobre; una festa che assume un carattere particolare perché, con un gemellaggio mariano e civile, Sanarica e San Pietro si fondono insieme. [...]

Chiesa di Sant'Anna (via Vanini)

Alla fine degli anni '40 Maria Greco dona la propria abitazione alle Suore Discepole di Gesù Eucaristico affinché costruiscano una chiesa in ricordo della figlia Maria Antoniuccia morta prematuramente. La chiesetta, infatti, appare incastonata fra abitazioni private. Il 26 luglio 1947 viene solennemente benedetta e intitolata a Sant'Anna, Madre della Vergine Maria. [...] Nel febbraio del 2008, una volta restaurata, grazie alla magnanimità dei fedeli, è consacrato l'Altare al cui interno sono state deposte le reliquie di San Filippo Smaldone. Santo Sacerdote della diocesi di Lecce canonizzato da Papa Benedetto XVI il 14 ottobre 2006.

Piazza i "Giardini della Memoria" (via Brindisi - via Sabaudia)

Esistente già nel '96, la Piazza è stata successivamente intitolata al caporale sampietrano Beniamino Persano (1914 - 1945), insignito della Medaglia d'argento al Valore Militare da Umberto di Savoia. Sulla lapide marmorea sono ricordati Raffaele Perrone e Pancrazio Briganti, vittime innocenti di gravi eventi criminosi nei quali hanno perso tragicamente la vita, rispettivamente nel 1993 e nel 1998. [...]

Chiesa S.S. Angeli Custodi (via Brindisi - Parrocchia)

Fu istituita nel 1951, con sede provvisoria presso la chiesa di San Pietro Apostolo; dal 1958 ha sede definitiva in Via Brindisi. La parrocchia dei SS. Angeli Custodi fu costruita con la Donazione dei beni di Colomba Melli. [...] La nuova comunità viene dedicata ai SS. Angeli Custodi (su esplicita richiesta di Federico Melli). Nella diocesi di Lecce sono solo due le Chiese intitolata ai Messaggeri Celesti: questa di San Pietro Vernotico a nord e quella di Torre dell'Orso a sud. Una sorta di invocazione agli Angeli, posti ai lembi della Diocesi, a proteggere l'intera Chiesa di Lecce. La posa della prima pietra avviene il 16 dicembre 1956 e l'opera è completata il 30 settembre 1957. La Consacrazione del nuovo Tempio avviene il 13 ottobre 1957. L'edificio sacro, interamente in carparo, è in stile romanico-neoclassico a croce latina.

Piazza Domenico Modugno (via Brindisi)

Per i sampietrani dedicare una piazza al cantautore Domenico Modugno significa onorare un'eterna memoria ad un caro concittadino vissuto a San Pietro Vernotico per anni. Nel 1934 i coniugi Modugno si trasferiscono ad abitare a San Pietro Vernotico. [...] Modugno, quindi, inizia a vivere il paese a soli sei anni, finché, tra scelte non condivise e voglia di realizzazione, porteranno il cantautore nel 1949, dopo quindici anni di vita sampietrana, ad abbandonare la famiglia e fuggire a Roma. [...] Il 2 giugno 1996, fortemente voluta dai sampietrani ed in particolare dall'amico d'infanzia Salvatore Negro, venne inaugurata la Piazza in onore dell'illustre concittadino Domenico Modugno.

Chiesa di Sant'Antonio (via Sant'Antonio)

Inaugurata il primo marzo del 1937, è una stupenda costruzione novecentesca in uno stile che volutamente rispecchia le chiese gotiche di Padova. Fondatrici di questa chiesa dedicata a Sant'Antonio furono le suore di "Gesù Eucaristico". In origine la chiesa era adornata da magnifici affreschi, oggi solo memoria tramandata da pochi sampietrani. In seguito, nel 1973, con la restaurazione dell'intero edificio, Monsignore Minerva fece sostituire gli affreschi con altrettanti capolavori dell'arte del mosaico. [...]

Biblioteca Comunale "Giuseppe Melli" (via Sant'Antonio)

[...] I primi passi della biblioteca comunale di San Pietro Vernotico iniziano dalla donazione di Federico Melli. Abbiamo già visto come egli aveva predisposto di nominare erede universale di tutti i suoi beni il Comune di San Pietro Vernotico con l'obbligo tassativo d'istituire un Ospedale in onore del figlio Ninetto morto prematuramente a soli 19 anni. Tra i suoi beni donati rientrava la libreria di circa diecimila volumi appartenuta al fratello Giuseppe. La raccolta, che oggi forma il nucleo iniziale della biblioteca comunale di San Pietro Vernotico, ha carattere prevalentemente filosofico: essa comprende ottime collezioni italiane e straniere, e importanti monografie. Numerose le opere di consultazione. Ricca e importante è la sezione di testi e studi patristici e di storia del Cristianesimo. Accanto a questa parte della raccolta di studi prettamente storico-religiosi, un'altra, altrettanto ricca, riflette le discipline complementari storiche e storico-letterarie. Copia del catalogo dei libri appartenuti un tempo a Giuseppe Melli ed oggi patrimonio culturale di San Pietro Vernotico è presente presso la Biblioteca dell'Università del Salento.

Grotta della Madonna di Lourdes (via Lecce)

Inaugurata l'8 Dicembre del 1954 e dedicata ai coniugi benefattori Giovanni e Antonietta Sozzo.

Ospedale "Ninetto Melli" (via Lecce)

Fu volontà di Federico Melli, quando con testamento olografico donò al Comune di San Pietro Vernotico tutti i suoi beni, d'istituire con essi un ospedale "sia pur piccolo" intitolato a suo figlio Ninetto scomparso prematuramente a soli 19 anni (1908 - 1926). [...] Accoglie il primo paziente il 29 gennaio 1960. Altri benefattori dell'Ospedale: Pasquale De Marco e Antonietta Micali, vedova Valletta. [...]

Chiesa di San Giovanni Bosco (via Firenze - Parrocchia)

Fu istituita il 31 Gennaio 1974 , con sede provvisoria presso la Chiesa di San Antonio Da Padova; dal 1987 ha sede definitiva in Via Firenze.

Campo di Mare

Il Salento offre ai suoi visitatori lo spettacolo di un mare limpido e cristallino, di un clima mite e accogliente, di una terra dalle antiche tradizioni e dai sapori di un tempo sempre genuini. Il fascino indescrivibile di un paesaggio estivo tipico salentino è offerto anche da Campo di Mare, località balneare dell'Adriatico. Marina e frazione di San Pietro Vernotico, distante dal centro cittadino appena 9 chilometri. [...] L'area di Campo di Mare continua a confermarsi una delle marine più frequentate del territorio, [...] una meta estiva che garantisce l'accoglienza con i suoi pub's e pizzerie, con i suoi Stabilimenti Balneari, "Gogò" e "Calidoski", ben attrezzati e completi di ogni confort, ed una discesa che facilita l'accesso al mare anche e soprattutto ai diversamente abili, inaugurata nel 2008.

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